domenica 13 novembre 2016

Sciocchezzario antiamericano


A cinque giorni dal voto USA e dalla vittoria di Donald Trump, prendiamo atto che la fine del mondo non è arrivata, e che pertanto buona parte dello sciocchezzario di sinistra andrà riscritta.
Ci sono alcune considerazioni che voglio fare, prima di chiudere se Dio vuole l'argomento e di rituffarmi nella assai meno comprensibile e gratificante politica italiana.
La lezione americana più grande per noialtri rimasti qui nel vecchio continente a baloccarci con assolutismi e diritti divini intramontabili è l'accettazione della volontà popolare come sovrana. E guai a discuterla. Chi vince governa, chi perde lealmente si dispone a dare una mano, nessuno si sogna di contestare il risultato e tantomeno l'istituzione che lo incarnerà. perché sarebbe contestare il POPOLO.
Le marce anti-Trump, genuine come una moneta da tre euro, o in questo caso tre dollari, dovrebbero essere indagate quanto ai loro mandanti reali, e poi lasciate a disbrigare alla Guardia Nazionale (accidenti a quelle che vanno di fuori, come dicono gli anglosassoni). Se poi si scopre che dietro c'é quella parte di Wall Street orfana delle bolle speculative, complimenti ai "compagni" che stanno inneggiando a quella parte, good job. Siete ancora più stupidi di quanto la storia vi abbia ormai certificato.
I discorsi alla Juncker sono offensivi non tanto per il presidente Trump, ma per tutta la popolazione che l'ha eletto, circa 300 milioni di persone, e che tiene alla sua massima istituzione più di ogni altra cosa al mondo. Una popolazione, tra l'altro, con la quale - con buona pace di fascisti e comunisti di ieri e di oggi - abbiamo diversi debiti di gratitudine, di cui almeno un paio enormi. Sarebbe il caso a maggior ragione di chiamarsi fuori da una istituzione e da una comunità il cui presidente (non eletto dal popolo) offende una comunità altrettanto grande e con la quale grazie a Dio possiamo e dobbiamo continuare ad avere ottimi rapporti. Altrimenti invece di un esercito da operetta dovremo riarmare un esercito serio com'era una volta e rimandarlo ai confini, perché i Diavoli Blu e i Berretti Verdi stavolta non arrivano a darci una mano.
A qualche amico in vena di revisionismo storico, ribadisco che il sistema elettorale anglosassone è lo stesso da più di 400 anni, e mi pare che abbia prodotto risultati egregi, storicamente. Si chiama "maggioritario", funziona in USA, Gran Bretagna, Australia, Canada e dovunque la cultura politica anglosassone si è insediata stabilmente. Sicuramente meglio che in qualsiasi altra parte del mondo, fatti alla mano.
Due notazioni: 
1) avevamo votato anche noi italiani per il maggioritario, e l'avremmo avuto se l'attuale presidente della repubblica a suo tempo non si fosse fatto parte diligente, anzi negligente, nello stravolgere la volontà popolare, inaugurando la tradizione di vertici istituzionali che si pongono in contrasto con la volontà popolare stessa, con profili più o meno evidenti di illegittimità, oltre che - mi sia consentito dirlo - di dubbia moralità.
2) stiamo qui a pasticciare sull'Italicum, che è una rivisitazione in peggio della Legge Acerbo, e qualcuno ha veramente voglia di criticare il sistema elettorale americano? abbiamo governi non eletti da nessuno da almeno cinque anni e qualcuno ha veramente voglia di discutere l'elezione di Donald Trump? Ma noi allo specchio ci guardiamo mai?
Chiudo con una riflessione. Ogni volta che passo davanti al War American Cemetery vicino a Firenze mi si stringe il cuore. Grazie ragazzi, grazie GI, siete finiti lì sotto a quelle croci bianche per permettere a questo branco di imbecilli dalla bocca larga che siamo noi italiani di poter continuare a sbeffeggiarvi come facevamo prima della guerra, allora in camicia nera, dopo rossa.
Grazie ancora.

Nessun commento:

Posta un commento