martedì 12 agosto 2014

Sant'Anna di Stazzema? Non ci sono prove. E poi erano solo partigiani....

2 ottobre 2012

Nel giorno in cui ci lascia Shlomo Venezia, uno degli ultimi sopravvissuti di Auschwitz (consiglio la lettura del suo libro di memorie, Sonderkommando Auschwitz, adatta a coscienze moderne da educare, ma non a stomaci deboli), la Germania decide di tirare un altro schiaffo in faccia a tutti coloro che cercano di allontanare sempre più nel tempo il ricordo delle sue follie, a cui il Nazismo dette sostanza e sistema.
La Procura tedesca ha deciso l'archiviazione dell'inchiesta sull'eccidio di Sant'Anna di Stazzema, dove il 12 agosto 1944 furono uccise 560 persone, in gran parte donne, bambini e anziani. I procuratori hanno dichiarato di non essere riusciti a raccogliere – dato il lungo tempo trascorso - sufficienti prove a conferma delle responsabilita' dei 17 sospetti autori del massacro (dei quali, a distanza di settant’anni sono ancora vivi in sei), che venne compiuto da un'unità della 16ma divisione corazzata SS-Panzergrenadier- Division “Reichsfuhrer SS” comandata dal generale Max Simon.
I magistrati tedeschi, inoltre, nel disporre l’archiviazione per insufficienza di prove, hanno altresì insinuato che l’azione incriminata non fosse quello che storici e magistrati italiani hanno accertato nel tempo, cioè una rappresaglia pianificata e organizzata contro una popolazione civile inerme, ma bensì una azione militare contro i partigiani. Come se questo tra l’altro spostasse qualcosa, sia da un punto di vista giuridico che morale, non rendendo semmai ancora più freddamente sconcertante questa sentenza.
Per il sindaco di Stazzema, Michele Silicani, si tratta di una «sentenza scandalosa, che vanifica il lavoro di anni e le sentenze italiane (….) una ulteriore offesa non solo alle vittime di Sant'Anna di Stazzema e ai loro familiari e quindi a tutti noi, ma al lavoro svolto con pazienza e grandissima professionalità dal Tribunale Militare de La Spezia che aveva provato oltre ogni ragionevole dubbio le responsabilità nella strage dei dieci imputati che furono infine condannati. Adesso questo lavoro viene demolito da una sentenza che, con troppa leggerezza, archivia tutto e lascia per la giustizia tedesca la strage di Sant'Anna di Stazzema senza colpevoli materiali, sebbene storici e la stessa magistratura italiana abbiano chiarito ogni aspetto della strage, dalla pianificazione alla esecuzione materiale cosi' come scritto nella sentenza»'.
Il Sindaco Silicani ha promesso di promuovere una azione diplomatica del Governo italiano presso quello tedesco, il quale peraltro pare avere espresso rammarico per la sentenza stessa. La storia dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema (e di quelli che seguirono in altre località della zona nel resto dell’estate, eseguiti con la stessa meticolosità e spietatezza) la conoscono tutti ormai.

La sentenza del Tribunale Militare di La Spezia del 2005, poi confermata fino in Cassazione, sancisce ormai una verità storica e giuridica incontrovertibile. Colpisce che la magistratura tedesca abbia messo in discussione il lavoro di quella italiana, e che la Germania, una volta di più, stia dimostrando scarsa sensibilità verso i sentimenti di un’opinione pubblica con la quale non solo in passato ma anche nel presente proprio non riesce a stabilire un feeling. Indubbiamente, per i tedeschi un’altra occasione persa che va ad aggiungersi ad una lunghissima lista.

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