venerdì 30 ottobre 2015

CONTROCORRENTE: "IL VACCINO CONTRO L'INTELLIGENZA"

Come ogni anno infuria il tormentone "vaccino sì vaccino no". Politici e medici tutti dalla parte del sì (poi vediamo perché), società civile spaccata in due. Il nostro popolo si avvia verso un analfabetismo di ritorno a tutti i livelli. Normale che sia più suggestionabile di altri da parte di certe sirene interessate.
Da un paio di stagioni per ovviare al consumo di medicine in calo (la crisi economica fa premio anche sulla creduloneria), le case farmaceutiche con la connivenza delle autorità hanno scoperto un sistema più efficace di qualsiasi pubblicità: hanno reintrodotto nel nostro immaginario collettivo la Morte Nera. Non quella di Darth Vader, quella del 1348.
L'anno scorso toccò all'influenza killer, salvo poi scoprire che killer era soprattutto il vaccino messo in commercio. Morirono soprattutto anziani, e qualcuno anche molto in alto non ebbe scrupoli a cavarsela commentando: embe'? so' vecchi, quanto devono campare? O qualcosa del genere.
Quest'anno ci voleva qualcosa di più forte, un'Ebola contro cui è verosimile vaccinarsi: ecco quindi la Meningite. Intendiamoci, per quanto Meningi e Partito Democratico siano due termini che si elidono a vicenda, il problema esiste, il rischio c'é. Ma chi ha preso una laurea in medicina (non la Lorenzin, per la sua carica non è richiesta) e non ha interessi di bottega particolari dovrebbe spiegare ai suoi assistiti che il contagio è evitabile facilmente e il vaccino in commercio - ammesso che sia stato correttamente prodotto, e non affatto concesso, come insegnano certe recenti esperienze - non dà tutto sommato maggiore sicurezza di quanta ne offra di per sé Madre Natura.
Quando nacque mio figlio era obbligatorio vaccinarsi manca poco anche contro l'unghia incarnita. A noi è andata bene, ad altre famiglie un po' meno. Alla batteria di vaccini introdotta nel nostro ordinamento e nel nostro sistema sanitario dai delinquenti come De Lorenzo e Poggiolini non tutti i bambini sono sopravvissuti indenni. In compenso il morbillo non ammazza più nessuno dal dopoguerra e tutti noi genitori eravamo sopravvissuti alle macchioline.
Dice, ma negli anni sessanta tante vaccinazioni hanno debellato malattie orribili e che da secoli affliggevano le nostre popolazioni. Vero, ma chissà perché dei medici di quell'epoca era lecito fidarsi di più.....dei politici non ne parliamo.
Il dibattito "vaccino sì vaccino no" ognuno deve risolverlo all'interno della propria coscienza, della propria istruzione e consapevolezza critica, tenendo presente che dal vostro medico curante quasi sempre prima di voi è entrato l'informatore sanitario. E le vacanze tutte spesate alle Maldive hanno più appeal di qualsiasi giuramento in nome di Ippocrate.
P.S. Una menzione specale la meritano quei galantuomini che vanno sotto il nome di Governatori regionali e che in Conferenza Stato-Regioni hanno appena chiesto (e forse ottenuto) un inasprimento del regime vaccinatorio. Come se non si sapesse che l'80% del bilancio regionale è dato dalla Sanità e di questo una buona fetta passa attraverso il business farmaceutico.
A questi gentiluomini, che si stanno tra l'altro attrezzando sulla scia del prototipo di Enrico Rossi della Toscana con leggi elettorali fatte in modo da non dover rispondere mai più di nulla a nessuno, forse è il caso di destinare pensieri che, mi rendo conto, vanno contro il mio stesso interesse ma che in coscienza non si può fare a meno di pensare, lo ammetto.
SE LE REGIONI SONO QUESTE VANNO CHIUSE. Qualcuno se ne sta accorgendo. Il guaio è che per un serio risanamento politico e sociale non esiste vaccino. altrimenti il vostro medico di base ve l'avrebbe già consigliato, se non imposto.

Per chi vuole approfondire allego un testo scritto da un medico che riporta evidenze scientifiche. http://autismovaccini.org/.../vaccini-scienza-coscienza.../

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