mercoledì 23 settembre 2015

CONTROCORRENTE: Diritto di cronaca



Mi sono preso un po’ di tempo prima di scrivere qualcosa a proposito di quel povero bambino morto sulle coste turche, di cui quasi tutti i giornali non hanno avuto vergogna di pubblicare la terribile foto. Terribile, credo, per chiunque abbia avuto un figlio non solo come fatto meramente biologico, ma anche come fatto affettivo, esistenziale. Ed anche per tutti/e coloro che non avendolo avuto sono comunque in grado di "sentire" i bambini come i cuccioli della specie, da proteggere sopra ogni altra cosa.
Mi ci è voluto del tempo per superare l’orrore, la rabbia, lo schifo, e perché no, la voglia di prendere a schiaffi tutti i giornalisti del mondo ed anche tutti coloro che hanno preso in mano quelle copie di giornali senza battere ciglio. Quelle copie immonde che ritraevano in prima pagina la foto del piccolo Aylan Kurdi ormai senza vita. Probabilmente avrei finito per non scrivere niente, se non fosse che ogni tanto sul mio account Twitter insistono a voler avere ragione alcuni partigiani del “pubblicare ad ogni costo”. Orribili creature maschi e femmine che alla fine abbassano ulteriormente l’asticella del mio self control, notoriamente non altissima.
Soprattutto sono le donne a farmi più schifo. Gli uomini faticano a diventare padri molto più di quanto le donne a diventare madri, per un fatto che è – o dovrebbe essere – squisitamente biologico. Le donne dovrebbero aver provato tutte lo stesso mio orrore, secondo me, se aspirano a meritarsi la qualifica di madri, effettive o possibili. Quelle che conosco bene per fortuna hanno reagito tutte voltando la testa da quelle immonde pagine di giornale, chiedendo a voce più o meno straziata di togliere via quella foto atroce.
Le altre, le schifose, le ho trovate tutte su internet. Cuori e cervelli secchi, prima ancora che ventri. Quel piccolo morticino doveva essere rispettato comunque, qualunque fosse stata la sua storia ed il suo aspetto. Ma come si fa a non provare anche – a torto o a ragione – quel surplus di orrore e rabbia in più dato dal fatto che Aylan, povera creaturina, era vestito in tutto e per tutto come uno dei nostri figli, e ne aveva l’aspetto? E tu, femmina o maschio immonda/o, stai lì senza battere ciglio a guardarne la foto? Perfino il rude poliziotto che lo porta via dalla sabbia fatica a non piangere, si vede benissimo, e tu bestia schifosa dibatti e disquisisci imperturbabile sul DIRITTO DI CRONACA?
Ma quale diritto! Il DIRITTO DI MORBOSITA’!!! Quello di cronaca vero ce lo sta togliendo proprio stamani il governo Renzi e nessuno tra l'altro che alzi un dito o batta un ciglio. Quell’altro, quello della foto, è stato il vecchio trucco giornalistico dello SBATTI IL MOSTRO (o in questo caso la MOSTRUOSITA’) IN PRIMA PAGINA. E non c’è stato un quotidiano che sia uno, in Italia ma credo anche all’estero, che si sia fermato davanti all’inopportunità, all’orrore della pubblicazione di quella foto.
I giornalisti sono bestie schifose, secondi solo a mamme e babbi degeneri. Qualche pollo ormai lo conosco tra loro, e posso dire che non c’è stato nessun malinteso diritto di cronaca, nessun dovere di informazione dietro quella foto maledetta su quelle maledette prime pagine. C’è stato solo il calcolo, quella foto faceva vendere di più, assecondando l’orrendo e macabro gusto di un pubblico che si meriterebbe ormai soltanto l’Armageddon, l’Apocalisse. E così è stato, tutte le copie esaurite.
Senza contare il calcolo ulteriore fatto da bestie ancora peggiori, uomini e donne politici ed aspiranti tali: quella foto avrebbe scoperchiato il vaso di Pandora dei sensi di colpa dell’Occidente e della solidarietà e carità pelose dello stesso, aprendo le porte del Continente ad una nuova invasione. Probabilmente quella decisiva, che come Adrianopoli nel 378 d.C. spazzerà via il nostro mondo e le nostre vite. Tutto per la spartizione di fondi comunitari o di fondi d’altro tipo. Tutto sulla pelle martoriata di quel povero bambino. Ed anche sulla nostra.
Ti sia lieve la terra e soffice la nuvola del Paradiso, piccolo Aylan, creaturina che meritavi di vivere e che forse sei stato fortunato a vedertelo risparmiato, almeno in un mondo come questo.

P.S. questa è la foto che avrebbe dovuto apparire su tutti i giornali

 

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