domenica 15 marzo 2015

Piccoli viola crescono, battuta anche la Juventus Primavera

La Fiorentina gioca di lunedi il posticipo di campionato? Nessun problema, c’è la Primavera a tenere banco in questa domenica di rifiato tra gli impegni passati, presenti e futuri dei ragazzi di Montella. La Fiorentina dei grandi ci ha lasciato orfani nelle sue due ultime uscite della grande impresa compiuta allo Juventus Stadium subito dopo quella di San Siro? No problem, ci pensano i ragazzini a rinverdirne i fasti, allo stadio “Silvio Piola” di Vercelli. Vittoria in trasferta per 3-2 in rimonta in dieci uomini, a confronto per Salah & soci fu una passeggiata.
I ragazzini terribili viola sul treno che li sta riportando a Firenze
Il Campionato Primavera Tim Cup è un po’ come quella marcetta The world turned upside down che i ribelli delle colonie americane fischiettarono al generale Cornwallis dopo avere sconfitto le Giubbe Rosse nella battaglia decisiva di Yorktown, quella che dette i natali agli Stati Uniti d’America. Il mondo sottosopra, qui può accadere che la Fiorentina sia capolista e la Juventus sia quarta a dieci punti di distanza, impegnata in una difficile rimonta ai danni eventuali non solo dei viola ma anche di Torino e Spezia, rispettivamente seconda e terza.
Insomma, nel campionato dei nostri sogni più lussuriosi, accade che siano i viola ad aver meno da perdere nel rendere visita all’avversario storico bianconero nella sua roccaforte. Accade anche che siano proprio i viola, dall’alto della loro forza attuale, a non accontentarsi di niente di meno che bissare la vittoria dell’andata. Accade infine che come all’andata la vittoria arrivi dopo due terzi di partita giocati in dieci. Ma che importa, quando si è più forti si è più forti. L’hanno insegnato i grandi a Milano, i ragazzini hanno lo stesso buon sangue. Che com’è noto, non mente mai.
Sulla panchina della Juve c’è un’icona del calcio italiano, quel Fabio Grosso che rese azzurro il cielo sopra Berlino calciando il rigore decisivo contro la Francia nel 2006, e che dopo non ha saputo più rivivere momenti di gloria come quello, indimenticabile. Su quella viola invece, c’è un capitano di lungo corso. Un corso tutto viola. Federico Guidi succede a Leonardo Semplici, l’uomo che aveva fatto risuonare la Canzone Viola all’Olimpico con due anni di anticipo su Vincenzo Montella. Federico Guidi da Cerreto Guidi ha già vinto per parte sua uno scudetto con i Giovanissimi Nazionali, quasi bissato con gli Allievi. Quest’anno ci prova con la Primavera, dove ha ritrovato i suoi vecchi pupilli Gondo e Bangu.
E’ il calcio giovanile multietnico, con buona pace di Tavecchio & C. Nella Juve giocano del resto Blanco Moreno, Macek e Udoh, chi più ne ha più ne metta. Sono ragazzi che fanno sul serio, e non portano certo disdoro al nostro calcio. In casa viola, si lavora per tirar fuori i prossimi Babacar e Bernardeschi. Nel frattempo si tira fuori quest’altra vittoria in casa della Juventus, che se proprio si deve essere sinceri non inorgoglisce meno di quella colta due settimane fa dai più grandi.
Per quasi mezz’ora le due squadre si affrontano a viso aperto con discrete occasioni. L’arbitro, il sig. Niccolò Pagliardini di Arezzo sorvola su alcuni falli da ammonizione dei ragazzi bianconeri e addirittura su un rigore netto commesso ai danni di Minelli, al 18’. Il replay mostra il fallo netto del difensore bianconero Tello, derubricato a calcio d’angolo. Arbitro toscano non porta buono, è una costante di questo campionato Primavera e non solo. Parenti serpenti? Forse solo coincidenza, come si vedrà più avanti.
Simone Minelli è un piccolo fuoriclasse che cresce. Lo ha già dimostrato in prima squadra addirittura sul palcoscenico dell’Europa League. Nella notte sciagurata della sconfitta casalinga con la Dinamo Minsk, l’unica cosa positiva della Fiorentina la fece lui andando a mettere in mezzo la palla dell’unico goal viola per Marko Marin. Entrare e sostituire il mostro sacro Cuadrado in quel modo richiedeva personalità e classe da vendere. Ancora tanta ne richiede rialzarsi da quel fallo senza alcun timore reverenziale o vittimismo e andare a segnare dieci minuti dopo il gol del vantaggio di questa Primavera. Bangu crossa, la Juve intera va a vuoto, Minelli insacca a porta vuota.
Luzayadio Bangu
Quattro minuti dopo la Fiorentina di Guidi dimostra che non è prima per caso. Pagliardini espelle Bagadur per doppia ammonizione, le uniche da lui comminate fino a questo momento. Guidi non batte ciglio, fuori Di Curzio, dentro Gigli, e avanti come se nulla fosse. Difesa senza affanno del vantaggio, Peralta potrebbe addirittura raddoppiare.
Un minuto di recupero, peccato che poi diventino due e sul secondo la Fiorentina smetta di giocare malgrado l’arbitro non abbia ancora fischiato. Clemenza si ritrova il pallone liberissimo in piena area viola e sbagliare è impossibile. 1-1, e si va al riposo dopo un bel primo tempo.
Si riparte con lo stesso leit motiv, Juventus che attacca, Fiorentina che si difende e in contropiede avrebbe l’occasione di tornare in vantaggio, soprattutto con Minelli che manca di poco una deviazione su cross di Bangu. Sarebbe stato un bel bis del primo gol.
Al 20’ ci sarebbe la svolta del match per i bianconeri. Peralta perde palla sulla tre quarti viola e Macek, da poco entrato al posto di Cassata, non perdona. E’ un gran gol, e la partita appare inevitabilmente segnata per una Fiorentina che in dieci ha speso tanto.
Simone Minelli
Tanto ma non tutto. Minelli si ributta avanti e due minuti dopo va a riprendersi un altro fallo in area bianconera da parte di Tello. Stavolta Pagliardini fa il suo dovere, è calcio di rigore per la Fiorentina. Il colombiano della Juve non viene ammonito nemmeno stavolta (ci vorrà un gol segnato platealmente con la mano in zona Cesarini per arrivare a tanto), ma dal dischetto Bangu fa 2-2. Palla da una parte, Audero dall’altra.
E’ finita? I ragazzi si possono accontentare? Neanche per sogno. Al 37’ entra Bandinelli per un esausto Peralta. Un attimo dopo Pagliardini riperde punti ammonendolo per uno scontro aereo con Zappa. Non c’è niente da fare, il cartellino esce più facile davanti ai viola, chissà se l’arbitro aretino è andato a scuola con lo spagnolo che giovedi ha diretto Fiorentina-Roma.
Un minuto dopo invece Bandinelli dimostra che l’ammonizione tutto ha fatto fuor che condizionarlo. Svarione difensivo della Juventus, la palla giunge a centroarea al neo-entrato viola, che con freddezza pari a classe infila centralmente l’estremo difensore bianconero Audero.
Mancano dieci minuti alla fine. Resta il tempo per un’occasione per parte. Per i bianconeri la spreca Blanco Moreno calciando alto da buona posizione. Per i viola, al 50’, è Minelli che non ce la fa a finalizzare dopo un bel contropiede. Il fischio dell’arbitro arriva un attimo dopo, e dà inizio alla festa viola.

Cosa gli vuoi dire a questi ragazzi? Piccoli viola crescono. Come meglio non si potrebbe.

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