A dar retta, quasi ogni giorno ci sarebbe una ricorrenza. Sarà che si invecchia, i giorni dietro le spalle sono molti di più di quelli ancora davanti, le cose accumulate sono tante, le persone da ricordare anche. Immagini e musica che scorrono, e che ogni tanto, anche da prima che esistesse Facebook, viene voglia di fermare su un singolo fotogramma. Finché, passato il giorno fatidico, è ora di riporre la foto nell'album, fino all'anno prossimo...
Questa prima settimana di luglio è sempre stata fatidica per me. Mio nonno e mio padre festeggiavano il compleanno a pochi giorni di distanza. Ora che non ci sono più, tocca a me ricordarli con più intensità in questi giorni. rendermi conto che è vero il detto, "finché son vivo io, son vivi anche loro". Se Dio vorrà, tra un anno foto, musica e ricordi torneranno fuori per celebrare nient'altro che il fatto che siamo stati vivi un anno di più. E che vita.
Stamattina ho incontrato mio figlio che andava a scuola, in motorino. Ha quasi 18 anni, cresce proprio bene. Sarà che si invecchia, ma mi sono commosso. E ho provato anche orgoglio, sì. La vita continua, e continua proprio bene. Non so che ricordi avrà lui, un giorno, quando io non ci sarò più. Io, a vederlo adesso, come stamani, penso di aver fatto un capolavoro, l'unico ma il più importante. E' l'immagine più bella, e la festeggio con quella della tigre e del tigrotto, che ormai cammina bene con le sue gambe e sta lasciando per sempre la presa rassicurante del padre, o della madre.....
All'anno prossimo.
(6 luglio 2011)