Sono quello a cui lei ricordava
continuamente di metterci più grinta. Non può ricordarsi di me, ne ha
avuti tanti di allievi. Ma io di lei mi ricordo, eccome. Ce ne ho messa
di grinta nella vita, Comandante Angelini, e molto anche grazie a lei.
Lei ha fatto molto di più che fare di noi degli ottimi ufficiali, Comandante. Lei ha fatto di noi degli UOMINI. Allora non lo sapevamo, L'abbiamo capito dopo, nel prosieguo della vita.
Ricordo sempre cosa mi disse il mio Comandante di Battaglione del 3° Granatieri quando ci congedammo, noi ufficiali usciti dal 121° :«Vi faccio tanti auguri, ragazzi. Adesso comincia il difficile. Fuori di qui c'é un branco di belve che vi aspetta.»
Questo discorso avrebbe potuto benissimo farcelo lei, e per gli stessi motivi. Oggi, dopo tanti anni di vita trascorsa in questo mondo pieno di belve, siamo in grado di capire perché. E di ringraziarla, Comandante, lei e gli altri ufficiali comandanti che abbiamo avuto. Ora è chiaro perché eravate così spietati. E il bene che ci avete fatto. Siamo diventati uomini veri grazie a voi.
Chi è stato a Cesano, a Monte Romano, a Forte Bravetta, con il Colonnello Angelini, con il Capitano Foti, con il Sottotenente Del Piero, non ha paura di nulla. Perché gli è stato insegnato tutto quello che serve. Nulla di più, nulla di meno.
Potrei continuare spendendo tante parole. Le parole che ognuno di noi 140 ex allievi del 121° potrebbero rivolgerle, dicendo tutti le stesse cose. Preferisco limitarmi a dire che mi dispiace che mio figlio (e tutta la sua generazione) non potrà usufruire della fortuna che ho avuto io: il servizio militare, con tutto quello che insegna, e maestri di vita come lei. Come voi. E questo, inevitabilmente, gli mancherà. Mancherà a tutti i giovani italiani.
Io so che è così. Io sono stato a Cesano, con lei. E per quanto questa disgraziata Patria faccia di tutto ogni giorno per spingerci a pentirsi di avere dato 15 mesi della nostra vita per servirla (ma molto di più, se ci pensiamo bene.... tutta questa nostra vita), non me ne pento affatto. Anzi, ne sono orgoglioso ora più che mai. Quello che ho ricevuto a Cesano non ha prezzo.
Io c'ero. Grazie di tutto Comandante.
Uno dei suoi ex-allievi
Simone Borri
Lei ha fatto molto di più che fare di noi degli ottimi ufficiali, Comandante. Lei ha fatto di noi degli UOMINI. Allora non lo sapevamo, L'abbiamo capito dopo, nel prosieguo della vita.
Ricordo sempre cosa mi disse il mio Comandante di Battaglione del 3° Granatieri quando ci congedammo, noi ufficiali usciti dal 121° :«Vi faccio tanti auguri, ragazzi. Adesso comincia il difficile. Fuori di qui c'é un branco di belve che vi aspetta.»
Questo discorso avrebbe potuto benissimo farcelo lei, e per gli stessi motivi. Oggi, dopo tanti anni di vita trascorsa in questo mondo pieno di belve, siamo in grado di capire perché. E di ringraziarla, Comandante, lei e gli altri ufficiali comandanti che abbiamo avuto. Ora è chiaro perché eravate così spietati. E il bene che ci avete fatto. Siamo diventati uomini veri grazie a voi.
Chi è stato a Cesano, a Monte Romano, a Forte Bravetta, con il Colonnello Angelini, con il Capitano Foti, con il Sottotenente Del Piero, non ha paura di nulla. Perché gli è stato insegnato tutto quello che serve. Nulla di più, nulla di meno.
Potrei continuare spendendo tante parole. Le parole che ognuno di noi 140 ex allievi del 121° potrebbero rivolgerle, dicendo tutti le stesse cose. Preferisco limitarmi a dire che mi dispiace che mio figlio (e tutta la sua generazione) non potrà usufruire della fortuna che ho avuto io: il servizio militare, con tutto quello che insegna, e maestri di vita come lei. Come voi. E questo, inevitabilmente, gli mancherà. Mancherà a tutti i giovani italiani.
Io so che è così. Io sono stato a Cesano, con lei. E per quanto questa disgraziata Patria faccia di tutto ogni giorno per spingerci a pentirsi di avere dato 15 mesi della nostra vita per servirla (ma molto di più, se ci pensiamo bene.... tutta questa nostra vita), non me ne pento affatto. Anzi, ne sono orgoglioso ora più che mai. Quello che ho ricevuto a Cesano non ha prezzo.
Io c'ero. Grazie di tutto Comandante.
Uno dei suoi ex-allievi
Simone Borri
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