mercoledì 24 febbraio 2016

Un francobollo per l'amico Meyer



E’ il miglior amico dei fiorentini (e non solo) da sempre, da quando fu fondato nel 1891 dal commendator Giovanni Meyer in ricordo della moglie Anna, che aveva espresso nelle sue volontà quella di creare una struttura di ricovero per bambini poveri convalescenti. Si contende il titolo di più antico ospedale pediatrico d’Italia con il Burlo Garofalo di Trieste. Dicono i triestini che il loro ospedale fu fondato ben prima, nel 1856, per volontà espressa dell’Imperatrice d’Austria la celebre Sissi moglie di Francesco Giuseppe, mossa dalle stesse motivazioni filantropiche di Anna Meyer. Ribattono i fiorentini che l’Ospedaletto triestino a stretto rigore fu fondato quando ancora la città giuliana era sotto la giurisdizione dell’Austria-Ungheria, e pertanto l’italianità del record del Meyer è fuori discussione.
Una cosa è certa, con l’andare del tempo l’Ospedalino dei bambini, originariamente situato in Via Luca Giordano e dal 2007 trasferito sulla collina di Careggi accanto all’Ospedale Maggiore, è diventato molto di più che una semplice struttura ospedaliera. E’ un amico, é l’ultima ratio, il soccorso a cui si rivolgono genitori preoccupati della salute dei loro figli da Firenze, dalla Toscana e da molte parti d’Italia quando tutto il resto è venuto meno.
In epoca moderna, il servizio sanitario nazionale fa la settimana corta, e la pediatria non fa eccezione. Ecco che il sabato e la domenica il Meyer diventa non solo la migliore ma anche l’unica struttura di riferimento per chi ha un bambino con un qualsiasi problema di salute, che sia grave o meno. In un qualsiasi giorno festivo, non è infrequente che il pronto soccorso dell’ospedalino registri afflussi da capogiro. Nel 2015 la cifra record degli accessi domenicali è stata di 180 richieste di assistenza in un giorno solo. Un dato che si commenta da solo.
Sono veramente pochi i bambini che a Firenze e dintorni non sono passati prima o poi da una delle strutture del Meyer. Ed è lecito pensare che questa situazione non è destinata a cambiare nell’immediato futuro. La Regione Toscana ha dichiarato da tempo l’Ospedale Meyer tra le sue strutture di eccellenza, quasi un atto dovuto.
Adesso un altro riconoscimento significativo arriva dal Ministero dello Sviluppo Economico, il quale ha emesso venerdì 19 febbraio 2016 un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica Le Eccellenze del sapere dedicato all’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze. L’occasione è data appunto dal 125° anniversario dalla inaugurazione.
Il francobollo, del valore di € 0,95, è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente, in quattro colori e una tiratura di ottocentomila esemplari. La vignetta riproduce un’opera del pittore e disegnatore Tullio Pericoli raffigurante un bambino che guarda verso l’alto, una reinterpretazione del logo dell’Ospedale Pediatrico Meyer, affiancato alle date 1891-2016.
In occasione dell’emissione è stato realizzato un bollettino illustrativo corredato da un articolo a cura dell’Ospedale Pediatrico Meyer. Lo Sportello Filatelico dell’Ufficio Postale Centrale di Firenze di Via Pellicceria ha inoltre utilizzato, il giorno di emissione, l’annullo speciale realizzato da Filatelia di Poste Italiane. Il francobollo ed i prodotti filatelici correlati sono adesso disponibili presso gli Uffici Postali, gli Sportelli Filatelici del territorio nazionale, gli “Spazio Filatelia” di Roma, Milano, Venezia, Napoli, Trieste, Torino, Genova e sul sito internet www.poste.it.
Ma non è tutto, le iniziative promozionali delel istituzioni non si fermano qui. Come ogni anno, la Fondazione che gestisce l’ospedale pediatrico riproporrà il prossimo 27 febbraio l’iniziativa Il Meyer per amico, giornata promozionale delle proprie strutture organizzata in forma di un vero e proprio open day sulla falsariga di quanto avviene per gli istituti preposti alla istruzione ed alla formazione e che si è resa necessaria per promuovere, o ricreare, un corretto rapporto tra la cittadinanza e quella che come si è detto è una delle sue strutture ospedaliere d’eccellenza.
Si tratta in pratica di far conoscere all’utenza, i bambini e le loro famiglie, quali sono le potenzialità dell’ospedale pediatrico, cosa è lecito chiedere ed aspettarsi dalle sue strutture, quando è giusto rivolgersi ad esse piuttosto che a livelli assistenziali di diverso livello, dai medici di base agli ospedali di zona. Si tratta anche di incentivare quella gara di solidarietà che attraverso gli anni ha stimolato tante personalità illustri e tanti privati cittadini a fare donazioni che hanno consentito alla Fondazione di investire diversi milioni di euro in strutture e apparecchiature di primissimo livello, quali ad esempio una cell factory dove si producono cellule staminali, un trauma center d’eccellenza, la Leniterapia, quella struttura che possiamo definire insieme misericordiosa e di avanzata civiltà, in quanto consente una assistenza mirata ad accompagnare i malati terminali nelle ultime fasi della loro vita limitandone la sofferenza.
Non bisogna mai dimenticare infatti che oggetto dell’attività dell’ospedalino è far fronte alla sofferenza, e l’utenza a cui si rivolge questa attività sono quei bambini nei quali tale sofferenza ci riesce meno accettabile. Ecco quindi che per l’intera giornata del 27, dalle ore 9,00 alle ore 18,00 per un giorno il Meyer si trasformerà in un luogo di festa, con i bambini stessi e le loro famiglie che potranno visitare i reparti e camminare per i corridoi addobbati a festa con palloncini e partecipare a laboratori, giochi, spuntini e tante sorprese, tra le quali la possibilità di incontrare qualcuno dei loro eroi della domenica, i calciatori della Acf Fiorentina che storicamente non hanno mai fatto mancare il loro sostegno e la loro vicinanza all’ospedale dei piccoli.

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