Su una cosa devo dare ragione a
Matteo Renzi. Mentre noi stiamo qui a trastullarci con seghe mentali che
risalgono al ventesimo secolo, il mondo al di fuori di questo paese va avanti. E
lo fa correndo.
Ecco qua, i tassisti hanno messo
a ferro e fuoco Roma, e puntuale il governo di turno cala le brache e concede
loro quello che vogliono. Con il beneplacito dei Cinque Stelle, che avallano il
sacco della capitale schierandosi dalla parte dei fuorilegge con il tassametro.
I tifosi della Roma , a questo punto, se vogliono lo stadio nuovo sanno come
fare.
Le corporazioni medioevali le
abbiamo inventate noi, e all’epoca fu una grande invenzione. Ora sarebbe il
caso di andare avanti, di tuffarci in quel mondo moderno che ormai ci circonda,
ci accerchia, e invece facciamo di tutto per qualificarci come lo stato più a
nord del continente africano. Milano, capitale morale da sempre di questo Stato,
ha dato l’esempio: piantati stanotte i banani a fianco delle palme, i migranti
non potranno dire di non sentirsi a casa.
No, a noi le corporazioni
piacciono. E’ il libero mercato che ci fa paura. Lì bisognerebbe competere, sul
serio, e noi italiani ormai siamo capaci di competere soltanto a sciocchezze. Viva
i tassisti, dunque, che secondo la parte più progressista di questa opinione
pubblica difendono la parte più sana del lavoro e dell’imprenditoria nazionale.
Nel resto del mondo civile, Uber è il progresso, andare dal centro di Londra
all’aeroporto di Stansted con poco più di 10 sterline, come è successo a mio
figlio di recente, questo è il progresso. Da noi, il progresso è consentire che
una persona che deve andare dalla stazione di Firenze al suo aeroporto (3 km. scarsi di strada) debba
essere taglieggiata in modo tale che il taxi costa più dell’aereo che va a
prendere, dovunque sia diretto o quasi. O che una signora anziana, mia madre,
paghi più di taxi per andare dalla casa di riposo a Porta Romana al laboratorio
di analisi convenzionato in Piazza Indipendenza (altri 3 km. scarsi) che di ticket, e
dire che i ticket della sanità di Enrico Rossi non scherzano.
Il progresso è sempre ciò che fa
comodo a noi. Gli altri sono “fascisti”, sempre gli altri, che salutino
romanamente o no. Dice: la licenza comunale costa cara, le tariffe elevate dei
taxi di casa nostra devono tenere conto di questo investimento iniziale. Sarebbe
come dire che siccome il pizzo alla mafia costa, i negozianti delle zone di
mafia sono autorizzati a tenerne conto nei prezzi. Non solo, ma siccome l’investimento
del pizzo va salvaguardato, non è giusto combattere la mafia! Chi risarcirebbe
in tal caso i negozianti del pizzo pagato?
E’ la logica di Aldo Rizzo, e di
tutti coloro che nel 21° secolo inneggiano ancora al comunismo – o al limite al
“progressismo” - e non si peritano di
schierarsi a fianco di una banda di lanzichenecchi scatenati peggio che nel
1527, contro “i miliardari di Uber”. Credo che Karl Marx si stia rivoltando
nella tomba, al pensiero della moltitudine di mentecatti che ha sdoganato.
E’ la logica di Enrico Rossi, che
si batteva contro l’apertura domenicale dei negozi, in nome dei diritti dei
lavoratori (ovviamente pagati da qualcun altro, i suoi possono schiantare).
Ma a noi del mondo moderno non ce
ne po’ frega’ de meno. I veri diritti dei lavoratori li sappiamo noi quali
sono. Comprendono anche quelli di sfasciare le vetrine dei negozi di altri
lavoratori, di rivoltarsi a mano armata contro la polizia, e di ritrovarsi – al
posto del provvedimento di arresto ed al ritiro della licenza come sarebbe
giusto e doveroso – a fine giornata con la pacca sulla spalla del governo, e
con i complimenti dell’opposizione che si prepara a governare.
Ho sempre invidiato tante cose
all’Inghilterra. Una di queste è quel sentimento nazionale e di legalità
democratica che ha prodotto a suo tempo, nel momento forse più difficile di
quella nazione nel dopoguerra, una Margaret Thatcher. Maggie non avrebbe dato
pacche sulle spalle ai rivoltosi con il tassametro. Li avrebbe lasciati
scioperare sei mesi, non sei giorni. Li avrebbe fatti schiantare, come fece con
le Trade Unions o con i Provisionals dell’Irish Republican Army. Il sindacato
più potente del mondo e il gruppo terrorista all’epoca più organizzato del
mondo.
Negli stessi anni noi avevamo De
Mita. Poi Prodi. Adesso Gentiloni.
Forza Roma. #famostostadio
#moavetevistocomesefa
Nessun commento:
Posta un commento