Il giornalista stamani ha scritto (pubblicato su www.bloogger.it)
E’ un’ora maledetta per Firenze. Alle sei di mattina circa la spalletta dell’Arno agli Uffizi cedette lasciando passare l’acqua il 4 novembre 1966. Alle sei e trenta di stamane, la terra ha tremato sul Lungarno Torrigiani, franando e inghiottendo circa 20 auto parcheggiate in sosta nel tratto in prossimità del Ponte Vecchio.
Nessun ferito o peggio, data soprattutto l’ora. Solo danni
pesantissimi, come hanno già potuto constatare le autorità. E
un’immagine della città nuovamente sfigurata, senza possibilità forse di
ripristino.
Una delle zone più suggestive d’Italia, il tratto di lungarno che corre attraverso Oltrarno tra Ponte alle Grazie
e Ponte Vecchio, dall’altro lato degli Uffizi, è diventato nel giro di
pochi istanti un altro emblema di un’Italia che ormai sta franando.
Già
avviata, contestualmente all’intervento di Vigili del Fuoco, Polizia
Municipale e Protezione Civile, la ricerca delle responsabilità. A
provocare il cedimento sarebbe stata la rottura della dorsale dell'acquedotto fiorentino sulla riva sinistra dell'Arno, la conduttura principale a servizio dello stesso Oltrarno.
In
conseguenza del guasto, verificatosi intorno alla mezzanotte
precedente, i vigili urbani avevano chiuso il lungarno chiedendo
l’intervento di Publiacqua, la società che gestisce
l'acquedotto fiorentino. La chiusura dell’afflusso dell’acqua da parte
del gestore avrebbe causato una sovrappressione su altre tubature, il cosiddetto colpo d'ariete,
con conseguente rottura della tubazione principale. In attesa della
ricostruzione dei fatti da parte delle autorità competenti, preferiamo
sospendere ogni commento.
Stamattina
il Lungarno Torrigiani si presentava sconvolto da una voragine di circa
duecento metri per sette di larghezza. A destare ulteriore
preoccupazione, in mattinata una porzione della strada del lungarno è
crollata dentro la voragine apertasi precedentemente. Altri dieci metri
di manto stradale precipitatovi dentro. Due palazzi antistanti sono
stati evacuati a scopo precauzionale, come provvedimento cautelativo e
per effettuare al meglio i controlli: dai rilievi di Vigili del Fuoco e
Genio Civile non risultano al momento infiltrazioni nelle cantine dei
due palazzi.
I
Vigili del Fuoco, la Polizia Municipale e la Protezione Civile sono
tutt’ora al lavoro per evitare possibili altri crolli della strada e
anche della spalletta nel tratto di lungarno a Firenze interessato dal
disastro. Il problema, spiegano i Vigili del Fuoco, è l'acqua che
fuoriesce dalla tubatura provocando il dilavamento del terreno e quindi
l'erosione. Al lavoro c'è già un'idrovora ed un'altra è in arrivo da
Prato. I pompieri a bordo di un gommone stanno compiendo verifiche in
Arno.
Il Dipartimento di ingegneria e di geologia sta sistemando in loco un'apparecchiatura radar, come quella utilizzata per la Concordia
all'Isola del Giglio per verificare gli eventuali movimenti della
spalletta e del muro del Lungarno Torrigiani. Le apparecchiature vengono
sistemate sula sponda opposta, sul Lungarno Archibusieri, che corre a fianco della Galleria degli Uffizi.
«Nessun
ferito, ma solo danni: danni pesantissimi» - ha commentato il sindaco
di Firenze Dario Nardella accorso sul posto – «è una voragine molto
seria». Il sindaco ha inoltre informato la popolazione con il sistema
del Florence System Alert telefonico (messaggi
registrati diramati alla cittadinanza in automatico) delle possibili
ripercussioni negative sul servizio di erogazione dell’acqua nella zone
limitrofe a quella dell’evento.
più di così non si poteva pubblicare, l'opinionista (rompicoglioni) ha poi commentato sul suo profilo facebook:
Io vorrei sapere se per qualcuno è verosimile che frani un lungarno per
la rottura di una tubatura. Perché in tal caso si può chiudere bottega.
La prossima è credere che l'effetto serra sia colpa degli alieni.
Quello che è certo è che Publiacqua si prenderà tutte le colpe, il che vuol dire che qualche dirigente sarà spostato altrove, come l'arrocco negli scacchi.
P.S. Vediamo il lato positivo: i telefoni funzionano. Nardella ha già telefonato a mezza Firenze che resterà probabilmente senz'acqua.
Quello che è certo è che Publiacqua si prenderà tutte le colpe, il che vuol dire che qualche dirigente sarà spostato altrove, come l'arrocco negli scacchi.
P.S. Vediamo il lato positivo: i telefoni funzionano. Nardella ha già telefonato a mezza Firenze che resterà probabilmente senz'acqua.
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