E così abbiamo un nuovo eroe popolare. Il 1992 e seguenti non ci hanno
insegnato nulla, siamo di nuovo ad aspettare che come ai tempi di Mani
Pulite siano i magistrati a dare il via alla rivoluzione popolare (da
vivere in questo caso comodamente seduti a casa sul divano con in grembo
il PC o il tablet per "lottare" duramente su Facebook o su Twitter).
Piercamillo Davigo è il nuovo presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati. E si è subito fatto sentire, con frasi tra l'altro abbastanza pesanti che danno ragione a chi ha detto che "in questo paese parlano più i magistrati dei politici".
Scusate se non mi unisco al plauso popolare. Una volta sono stato un fan di Mani Pulite. Salvo poi rendermi conto che non funzionava. Nel principio e nella pratica. Le rivoluzioni le fanno i popoli, non le corti di assise. E su una delle tante cose dette da Silvio Berlusconi negli ultimi vent'anni possiamo essere tutti d'accordo: i magistrati italiani sono politicizzati.
Piercamillo Davigo è il nuovo presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati. E si è subito fatto sentire, con frasi tra l'altro abbastanza pesanti che danno ragione a chi ha detto che "in questo paese parlano più i magistrati dei politici".
Scusate se non mi unisco al plauso popolare. Una volta sono stato un fan di Mani Pulite. Salvo poi rendermi conto che non funzionava. Nel principio e nella pratica. Le rivoluzioni le fanno i popoli, non le corti di assise. E su una delle tante cose dette da Silvio Berlusconi negli ultimi vent'anni possiamo essere tutti d'accordo: i magistrati italiani sono politicizzati.
Il signor
Davigo bisognerebbe che spiegasse tanto per cominciare come mai D.C. e
P.S.I. furono costrette a "cantare" prima, e sparire poi. Mentre il
P.C.I. poté emergere indenne e intonso dalla marea di Mani Pulite, anzi
"più forte che pria", pronto a diventare la "gioiosa macchina da guerra"
di Achille Occhetto. E non mi si venga a parlare del "coraggio" di
Primo Greganti, un faccendiere alla Lavitola e Ricucci al quale le
manette non sono state fatte seriamente tintinnare nemmeno per mezza
giornata, altrimenti avrebbe raccontato perfino dov'era sepolto il corpo
dell'ultimo Zar e della famiglia reale Romanov.
Vogliamo parlare di
Magistratura Democratica, sig. Davigo? Io ci andrei piano con i giudizi
di merito sulla classe politica, che peraltro se li merita appieno, ma
non espressi da una categoria altrettanto screditata ormai come quella
dei magistrati.
Faccia una bella cosa, quello che fanno tutti in
questo paese: presieda. E vivaddio lasci perdere i discorsi, che qui i
magistrati parlano anche troppo, e le mani pulite a questo punto non ce
l'ha più nessuno.
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