Alla mezzanotte del 4 novembre
1604 un drappello di armigeri sorprese negli scantinati del palazzo di Westminster
a Londra un uomo che si aggirava con fare furtivo. Arrestatolo, le guardie gli
trovarono addosso l’occorrente per appiccare il fuoco ai 36 barili di polvere
da sparo che erano stipati nello stesso scantinato. L’uomo disse di chiamarsi
Guy Fawkes, un militare di professione di dichiarata fede cattolica. Ammise
subito la sua intenzione di far saltare in aria il Parlamento inglese che si
sarebbe riunito il giorno dopo nel palazzo (destinato a diventare la sua
storica e celebre sede) per lo State Opening, l’apertura della sessione annuale
dei lavori della Camera dei Lords e di quella dei Comuni, alla presenza del Re
d’Inghilterra e di Scozia Giacomo I Stuart. Soltanto qualche giorno dopo,
opportunamente torturato, finì per ammettere che il suo non era stato un gesto
isolato ma che era stato parte di un vero complotto, finalizzato a privare l’Inghilterra
protestante della sua classe dirigente e favorire così il ritorno dell’isola
eretica e scomunicata sotto la fede cattolica e l’influenza del Papa di Roma.
Guy Fawkes |
La Congiura delle Polveri fu
scoperta quasi per caso, grazie alla delazione di uno dei congiurati. Se il
tentativo di Fawkes fosse andato a buon fine, le Isole Britanniche che da circa
80 anni sfidavano le potenze cattoliche del continente si sarebbero trovate
improvvisamente senza leadership, esposte ad un nuovo tentativo di invasione
dopo quello dell’Invencible Armada di Filippo II di Spagna sventato da Francis
Drake nel 1588. E stavolta avrebbero avuto le difese abbassate.
Dopo la morte della Regina
Elisabetta la Grande nel 1603, i cattolici d’Inghilterra avevano sperato in una
successione spagnola, sulla base di antiche pretese avanzate dalla monarchia
iberica. La leadership protestante aveva invece individuato il successore di
Elisabetta nel sovrano della vicina Scozia, Giacomo VI, destinato a diventare
appunto Giacomo I.
Di costui si sospettava che
avesse segrete simpatie cattoliche. Ma le speranze dei papisti furono presto
disilluse. A Giacomo Stuart non piaceva il cattolicesimo in quanto religione,
tanto è vero che sarebbe diventato proprio lui l’artefice della sistemazione
del corpus dottrinale del protestantesimo anglicano grazie all’edizione della Bibbia
che avrebbe portato per sempre il suo nome. Al nuovo sovrano piaceva semmai
quell’assolutismo che il Cattolicesimo sembrava favorire fin dal suo affermarsi
come versione predominante del Cristianesimo.
I congiurati del Gunpowder Plot |
Quando Re Giacomo fece atto
esplicito di rinuncia al Cattolicesimo, i fautori di un ritorno dell’Inghilterra
sotto Roma decisero di agire. Per oltre un anno Fawkes e gli altri
organizzarono quel Gunpowder Plot che fu l’ultimo e più clamoroso tentativo di
riportare indietro l’orologio della fede in Inghilterra. Finì male, Giacomo non
ebbe pietà dei congiurati e regnò sull’Inghilterra e la Scozia senza ulteriori
problemi per altri 20 anni. Fu semmai suo figlio Carlo a nutrire velleità di
ritorno al cattolicesimo e a finire sotto la scure di Cromwell e della Rivoluzione
Puritana. Per oltre 10 anni, gli unici nella sua intera storia, l’Inghilterra
non fu una monarchia ma una repubblica. La corona restaurata sopravvisse alla
seconda rivoluzione, la Gloriosa del 1688, che tolse di mezzo gli Stuart
insieme alle loro tendenze assolutiste e saldò per sempre protestantesimo e
monarchia al destino delle Isole Britanniche sotto la guida salda di Guglielmo
d’Orange venuto dai Paesi Bassi.
Di Guy Fawkes – giustiziato assieme
ai suoi compari per alto tradimento - rimase solo il ricordo, esecrato dai più ma da qualcuno fuori dagli schemi piuttosto celebrato con il
famoso aforisma beffardo: l'unico uomo ad essere entrato in Parlamento
con buone intenzioni. Il Parlamento inglese,
avviato a confermarsi come simbolo universalmente riconosciuto della libertà e
della democrazia moderne, pensò bene di istituzionalizzare la memoria di quel 5
novembre come ricorrenza nazionale, con tanto di fuochi d’artificio. E’ la
Bonfire Night, o Guy Fawkes Night. La gente brucia il fantoccio del traditore
e qualcuno ne indossa la maschera, secondo una usanza giunta fino ai giorni
nostri.
The Bonfire Night |
Finché negli anni 80, in un’epoca cioè in cui
la mitologia dell’Impero Britannico e del Protestantesimo trionfante avevano
perso gran parte del loro secolare appeal, una coppia di fumettisti inglesi, David
Lloyd l’illustratore ed Alan Moore lo sceneggiatore, crearono un personaggio
destinato ad avere un gran successo, sulla falsariga degli eroi della Marvel
(da una delle cui costole era nata la rivista Warrior che avrebbe ospitato le
loro strisce). Il terrorista anarchico che si batte in una Londra avveniristica
e spettrale contro il regime fascista che ha soppiantato la democrazia inglese
non ha un nome, ma la sua storia ce l’ha, ed è diventato un nome dalla
risonanza universale, in questo ventunesimo secolo che sembra destinato a
rovesciare tanti stereotipi e tante certezze del precedente: V per vendetta.
L’uomo misterioso che si batte
contro il regime di cui il Parlamento di Westminster ormai asservito è
diventato simbolo indossa appunto la maschera stilizzata di Guy Fawkes. A differenza
del suo archetipo storico, il Fawkes del fumetto sembra fatto apposta per
riscuotere sempre più simpatie, battendosi contro un sistema dalle ingiustizie
vistose. Non è un caso che la maschera dell’antico terrorista riadattata alla
moderna lotta contro il potere globale sia diventata il simbolo di movimenti
come Anonymous, campione degli hacktivists, gli hacker che si battono contro la
trasformazione di internet in un sistema di informazione a loro dire controllato
dai governi. Oppure come Occupy Wall Street, che applica la stessa logica alla
lotta al potere economico.
I tempi cambiano, e con loro
bandiere, ideali, fedi e superstizioni. I sistemi opprimono alla fine le stesse
persone, ma mai nello stesso modo. Chissà che avrebbe detto il vecchio campione
del ritorno all’ortodossia cattolica se avesse potuto vedersi raffigurato come
l’eroe della controcultura no global. Di certo, in un mondo ormai sottoposto ad
innumerevoli pressioni e che lotta quotidianamente per non esplodere a causa delle
sue enormi contraddizioni, i 36 barili di polvere da sparo nascosti da Guy Fawkes
nel sotterraneo di Westminster fanno gola ad un numero sempre maggiore di
persone.
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