1. I
sette pilastri della saggezza – L’autobiografia di Lawrence d’Arabia, il mio
eroe romantico per eccellenza
2. Amleto – William Shakespeare – Lo vidi a teatro a quattordici anni,
interpretato da Manuela Kustermann. Ricordo che una volta a casa mi precipitai
a leggerlo, appassionandomi a quella storia fosca di tradimento familiare e
vendetta. Da lì a innamorarsi di Shakespeare il passo fu breve.
3. Stephen King – Tutti i libri, ma soprattutto uno: Stagioni diverse. Piccolo
capolavoro, struggente narrazione del tempo che passa, con il gioiellino Stand
by me, ricordo di un’estate, che non ha pari nel descrivere il passaggio
dall’infanzia all’età adulta e la perdita delle illusioni e delle amicizie più
vere.
4. La rabbia e l’orgoglio - Oriana Fallaci. E’ il suo capolavoro, prima di
leggere Oriana avevo qualcosa dentro che non sapevo esprimere, con lei posso
dire di avere imparato a scrivere (e a pensare) anch’io.
5. Fuori da un evidente destino – Giorgio Faletti. Di tutti i suoi libri,
questo l’ho proprio amato, la storia dell’indiano navajo pilota di elicotteri
che stenta ad integrarsi nel mondo moderno, e che inevitabilmente viene
risucchiato da una cultura antichissima e magica.
6. Il mio nome è nessuno – Valerio Massimo Manfredi. La storia di Ulisse,
l’archetipo di ogni uomo occidentale degno di dirsi tale. L’altro eroe a cui ho
sognato di assomigliare da quando una sera di tanti anni fa mio padre, non
sapendo più che favola della buonanotte raccontarmi, mi raccontò Iliade ed
Odissea.
7. Soltanto un giornalista – Indro Montanelli. Tutti i suoi libri, su cui mi
sono istruito e formato, ma soprattutto questo. Se Oriana mi ha insegnato a
scrivere, indro mi ha insegnato il mestiere che avrei voluto fare.
8. Tarzan delle scimmie – Edgar Rice Burroughs – Sono cresciuto insieme alla
storia del bambino allevato dalle scimmie. Un piccolo capolavoro letterario dai
contenuti strabilianti e dalla filosofia sorprendentemente moderna.
9. Storia di neve – Mauro Corona. E’ un genio e un grande narratore. L’epopea
delle Dolomiti e di questa straordinaria principessa, avvincente dalla prima
pagina all’ultima.
10. Il nome della rosa – Umberto Eco – Starei tutt’oggi a rileggermi per la
centesima volta la descrizione della biblioteca dell’abbazia. Stat rosa
pristina nomine, nomina nuda tenemus
Nessun commento:
Posta un commento