Non ho visto la puntata "incriminata" di Porta a porta. Non ne conosco
quindi il "contenuto". Non so e non mi interessa sapere se Bruno Vespa
si fregava le mani e che domande faceva. Il mio discorso è a
prescindere. Vorrei sapere perché giornalisticamente parlando Bruno
Vespa non doveva fare quella puntata con quegli ospiti. Vorrei sapere
perché un giornalista (bravo o non bravo, non mi interessa) non dovrebbe
fare il suo mestiere sempre e comunque: le interviste, soprattutto.
Oriana Fallaci andò ad intervistare Khomeini (insieme ad altri figuri
del XX° secolo). Ma nessuno - almeno allora - si sognò di infamarla,
accusandola di essere favorevole alla rivoluzione islamica iraniana.
Siamo quel paese dove la ineffabile magistratura non è stata capace di
comminare a Giovanni Scattone più di cinque anni e poco più di galera
per l'omicidio di Marta Russo (che comunque non è stato provato al di là
di ogni ragionevole dubbio). E però ci si scaglia contro l'Università
che l'ha stabilizzato a ruolo dopo che ha pagato il suo debito mal
calcolato con la giustizia ed è stato PENALMENTE RIABILITATO dalla
Cassazione.
Siamo quel paese lì. A Roma tutti si prostravano davanti a Casamonica. Ma l'infame è soltanto Bruno Vespa.
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