Mi sono preso un po’ di tempo
prima di scrivere qualcosa a proposito di quel povero bambino morto sulle coste
turche, di cui quasi tutti i giornali non hanno avuto vergogna di pubblicare la
terribile foto. Terribile, credo, per chiunque abbia avuto un figlio non solo
come fatto meramente biologico, ma anche come fatto affettivo, esistenziale. Ed anche per
tutti/e coloro che non avendolo avuto sono comunque in grado di "sentire" i
bambini come i cuccioli della specie, da proteggere sopra ogni altra cosa.
Mi ci è voluto del tempo per
superare l’orrore, la rabbia, lo schifo, e perché no, la voglia di prendere a
schiaffi tutti i giornalisti del mondo ed anche tutti coloro che hanno preso in mano
quelle copie di giornali senza battere ciglio. Quelle copie immonde che
ritraevano in prima pagina la foto del piccolo Aylan Kurdi ormai senza vita. Probabilmente
avrei finito per non scrivere niente, se non fosse che ogni tanto sul mio
account Twitter insistono a voler avere ragione alcuni partigiani del “pubblicare
ad ogni costo”. Orribili creature maschi e femmine che alla fine abbassano ulteriormente l’asticella
del mio self control, notoriamente non altissima.
Soprattutto sono le donne a farmi
più schifo. Gli uomini faticano a diventare padri molto più di quanto le donne
a diventare madri, per un fatto che è – o dovrebbe essere – squisitamente biologico.
Le donne dovrebbero aver provato tutte lo stesso mio orrore, secondo me, se
aspirano a meritarsi la qualifica di madri, effettive o possibili. Quelle che
conosco bene per fortuna hanno reagito tutte voltando la testa da quelle
immonde pagine di giornale, chiedendo a voce più o meno straziata di togliere
via quella foto atroce.
Le altre, le schifose, le ho
trovate tutte su internet. Cuori e cervelli secchi, prima ancora che ventri. Quel
piccolo morticino doveva essere rispettato comunque, qualunque fosse stata la
sua storia ed il suo aspetto. Ma come si fa a non provare anche – a torto o a ragione
– quel surplus di orrore e rabbia in più dato dal fatto che Aylan, povera
creaturina, era vestito in tutto e per tutto come uno dei nostri figli, e ne
aveva l’aspetto? E tu, femmina o maschio immonda/o, stai lì senza battere
ciglio a guardarne la foto? Perfino il rude poliziotto che lo porta via dalla
sabbia fatica a non piangere, si vede benissimo, e tu bestia schifosa dibatti e
disquisisci imperturbabile sul DIRITTO DI CRONACA?
Ma quale diritto! Il DIRITTO DI
MORBOSITA’!!! Quello di cronaca vero ce lo sta togliendo proprio stamani il
governo Renzi e nessuno tra l'altro che alzi un dito o batta un ciglio. Quell’altro, quello
della foto, è stato il vecchio trucco giornalistico dello SBATTI IL MOSTRO (o in
questo caso la MOSTRUOSITA’) IN PRIMA PAGINA. E non c’è stato un quotidiano che
sia uno, in Italia ma credo anche all’estero, che si sia fermato davanti all’inopportunità,
all’orrore della pubblicazione di quella foto.
I giornalisti sono bestie
schifose, secondi solo a mamme e babbi degeneri. Qualche pollo ormai lo conosco tra loro,
e posso dire che non c’è stato nessun malinteso diritto di cronaca, nessun
dovere di informazione dietro quella foto maledetta su quelle maledette prime
pagine. C’è stato solo il calcolo, quella foto faceva vendere di più,
assecondando l’orrendo e macabro gusto di un pubblico che si meriterebbe ormai
soltanto l’Armageddon, l’Apocalisse. E così è stato, tutte le copie esaurite.
Senza contare il calcolo
ulteriore fatto da bestie ancora peggiori, uomini e donne politici ed aspiranti tali:
quella foto avrebbe scoperchiato il vaso di Pandora dei sensi di colpa dell’Occidente
e della solidarietà e carità pelose dello stesso, aprendo le porte del Continente ad una nuova invasione. Probabilmente quella decisiva, che come
Adrianopoli nel 378 d.C. spazzerà via il nostro mondo e le nostre vite. Tutto per
la spartizione di fondi comunitari o di fondi d’altro tipo. Tutto sulla pelle
martoriata di quel povero bambino. Ed anche sulla nostra.
Ti sia lieve la terra e soffice
la nuvola del Paradiso, piccolo Aylan, creaturina che meritavi di vivere e che
forse sei stato fortunato a vedertelo risparmiato, almeno in un mondo come
questo.
P.S. questa è la foto che avrebbe dovuto apparire su tutti i giornali
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