Avevamo la religione di stato. Adesso
abbiamo la solidarietà di stato. O di regime, ognuno la chiami come vuole, la
sostanza non cambia. Per ottemperare alla religione di stato bastava andare a
messa la domenica e per le feste comandate. Per la solidarietà di stato non è
così semplice, bisogna farsi in quattro per dare tutto quello che si ha a tutto
il mondo. Se no si è razzisti, fascisti, “isti” di qualcosa di brutto.
Il mondo è pieno di “profughi”, e
tutti hanno diritto a venire in Europa, in Italia almeno, e ricevere quello che
noi abbiamo e che dobbiamo dare loro in ossequio ad un senso di colpa e ad una
nozione del diritto entrambi fuori dalla realtà. Ma in Europa, in Italia
almeno, comandano sinistre che gestiscono interessi di destra. E allora non c’è
scampo, o ti fai più in là facendo posto ai “profughi”, ai “diseredati”, ai “bisognosi”,
oppure è il tuo stesso stato – quello che ti impone la solidarietà – che ti si
rivolta contro. E in un modo o nell’altro te la fa pagare.
Passi per il Papa, l’omino con lo
zuccotto bianco che da Duemila anni diffonde un messaggio completamente
schizofrenico: imporre la solidarietà con i poveri a gente – a cominciare da se
stessa – che persegue ogni giorno tenori di vita da ricchi. Quelli poi che si
chiamano Francesco e fanno i comunisti sono i peggio, sono i Barack Obama della
religione, finiscono a fare più casino di Urbano II, che almeno aveva le idee
molto ma molto chiare. Ogni parrocchia si prenda una famiglia di profughi, dice
l’omino. Pazienza se sarebbe stato meglio spiegare ai profughi che era molto
più cristiano rimanere al loro paese e rimboccarsi le maniche, come fecero gli
stessi Ebrei giunti in Israele tanto per fare un esempio, invece di pretendere
di essere sfamati dai popoli accanto. Pazienza se le parrocchie attuali con
quella farsa di otto per mille manca poco non hanno più i soldi per fare un
battesimo o una cresima, figurarsi per sfamare bocche in più che non siano
quella dello stesso prete. Pazienza se quell’omino stesso è a capo della più
grande “real estate”, agenzia immobiliare, del pianeta, e avrebbe di che
sfamare – se si va in quell’ordine di idee – altro che le famiglie di profughi
che arrivano in Europa in questo periodo.
Pazienza per l’omino bianco, comunque,
ma quando la morale me la viene a fare il governo del mio paese nossignore.
Intanto c’è una costituzione ancora in vigore, malgrado la Boschi e la
Serracchiani tentino di farne strofinacci da cucina (sarà un lapsus
freudiano?). La costituzione mi dice che profughi sono quelli in fuga da zone
di guerra. C’est à dire: siriani, libici, afghani e pochissimi altri. Il resto,
care coscienze indignate, è gente che scappa soltanto dalla fatica di fare del
proprio paese un posto decente come hanno fatto con il proprio generazioni di
europei, russi e americani, a prezzo di una vita da bestie (soprattutto se e
dove emigravano) e del loro stesso sangue.
E non mi si venga a tirare fuori
il colonialismo. E’ finito sessant’anni fa, nessuno di noi o quasi era nato. E
non è un caso tra l’altro se in Etiopia ci ringraziano ancora perché le uniche
strade asfaltate e le uniche centrali elettriche funzionanti a tutt’oggi sono
quelle costruite dagli italiani al tempo del Duce. Stessa cosa nei territori
una volta controllati dai biechi inglesi, francesi, spagnoli e portoghesi. Tre
quarti della popolazione mondiale si lava la faccia perché ce l’ha costretta a
ceffoni qualche malvagio occupante diversi decenni fa. Siamo tutti figli dell’uomo
di Neanderthal, ma dalle nostre parti qualche ex scimmia imparò ad usare l’osso
di bue per scavare una buca e crearsi un pozzo. Gli altri, quelli che ora le
anime belle definiscono profughi, hanno continuato a usarlo per darselo in
testa fino al giorno n cui le navi dei colonialisti sono apparse al largo delle
loro coste.
Dice: ma i biechi capitalisti
hanno continuato a sfruttare le risorse degli altri paesi anche dopo la fine
del colonialismo. A te, proprio a te che mi dici questo, toglierei la macchina
da sotto il sedere domattina, lasciandoti senza benzina, e poi voglio vedere
dove va a finire il tuo terzomondismo ed il tuo comunismo.
Questa è la storia del mondo. Il
resto sono stronzate da – appunto - ex comunisti. A proposito di ex comunisti,
nella mia regione il capintesta dei solidaristi di regime è il governatore
Enrico Rossi. Quello che si fa fotografare insieme agli zingari, suoi vicini di
casa (dice lui). Quello che millanta centinaia di telefonate al numero verde
della regione toscana per la solidarietà verso i profughi che qui più che
altrove arrivano e continueranno ad arrivare. Quello che distoglie strutture
ospedaliere dal loro uso naturale per adibirle a strutture ricettive per
profughi con tanto di impegno di spesa (ingente) per dotarle di aria
condizionata e confort a cui gli infermieri e i pazienti evidentemente non
avevano diritto, perché per loro c’era la spending review. I profughi vengono tra
l’altro dalla repubblica centrafricana, un’estate a Firenze dev’essere sembrata
loro una vacanza al Sestriere, ma lasciamo stare.
In compenso quando li vedo uscire
dai locali dell’ex Meyer rivestiti di tutto punto con capi firmati, occhialini
di marca, ipod e iphone ultimo modello, o come quando non più tardi di stamani
devo stare mezz’ora in coda alla posta perché la mia connazionale allo
sportello perde quella mezz’ora a vendere una sim di postemobile ad un
peruviano che non sa nemmeno che per attivare un’utenza telefonica qui nel
mondo civile si firma un contratto, oppure come quando l’altro giorno sul 30 da
Peretola mi ritrovo quasi unico italiano ad ascoltare la litania del Muezzin
che parla – sempre all’iphone, ovviamente, l’unico che non se lo può permettere
sono io stronzo italiano – con un altro Muezzin chissà dove, ma che si sente
abbaiare benissimo all’apparecchio, ecco, allora mi viene da sorridere al
pensiero di tutte le anime belle che si scandalizzano del consenso che altri –
a detta loro, gli incolti, i rozzi, il popolo bue – tributano a Salvini e alla Meloni.
Cari signori, caro omino dallo
zuccotto bianco, care pasionarie pi-democratiche, caro governatore filotzigano,
Salvini e la Meloni sono la vostra ultima possibilità. Dopo di loro ci sono
Hitler e Goebbels. Ma voi a scuola studiavate da PD, la storia era una perdita
di tempo.
Eppure si ripete. E’ quasi l’ora.
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