E’ il miglior
amico dei fiorentini (e non solo) da sempre, da quando fu fondato nel 1891 dal
commendator Giovanni Meyer in ricordo della moglie Anna, che
aveva espresso nelle sue volontà quella di creare una struttura di ricovero per
bambini poveri convalescenti. Si contende il titolo di più antico ospedale
pediatrico d’Italia con il Burlo Garofalo di Trieste. Dicono i
triestini che il loro ospedale fu fondato ben prima, nel 1856, per volontà
espressa dell’Imperatrice d’Austria la celebre Sissi moglie di Francesco
Giuseppe, mossa dalle stesse motivazioni filantropiche di Anna
Meyer. Ribattono i fiorentini che l’Ospedaletto triestino a
stretto rigore fu fondato quando ancora la città giuliana era sotto la
giurisdizione dell’Austria-Ungheria, e pertanto l’italianità del record del
Meyer è fuori discussione.
Una cosa è
certa, con l’andare del tempo l’Ospedalino dei bambini,
originariamente situato in Via Luca Giordano e dal 2007 trasferito sulla
collina di Careggi accanto all’Ospedale Maggiore, è diventato
molto di più che una semplice struttura ospedaliera. E’ un amico, é l’ultima
ratio, il soccorso a cui si rivolgono genitori preoccupati della salute
dei loro figli da Firenze, dalla Toscana e da molte parti d’Italia quando tutto
il resto è venuto meno.
In epoca
moderna, il servizio sanitario nazionale fa la settimana corta, e la pediatria
non fa eccezione. Ecco che il sabato e la domenica il Meyer diventa non solo la
migliore ma anche l’unica struttura di riferimento per chi ha un bambino con un
qualsiasi problema di salute, che sia grave o meno. In un qualsiasi giorno
festivo, non è infrequente che il pronto soccorso dell’ospedalino registri
afflussi da capogiro. Nel 2015 la cifra record degli accessi domenicali è stata
di 180 richieste di assistenza in un giorno solo. Un dato che si commenta da
solo.
Sono veramente
pochi i bambini che a Firenze e dintorni non sono passati prima o poi da una
delle strutture del Meyer. Ed è lecito pensare che questa situazione non è destinata
a cambiare nell’immediato futuro. La Regione Toscana ha
dichiarato da tempo l’Ospedale Meyer tra le sue strutture di
eccellenza, quasi un atto dovuto.
Adesso un altro
riconoscimento significativo arriva dal Ministero dello Sviluppo
Economico, il quale ha emesso venerdì 19 febbraio 2016 un francobollo
ordinario appartenente alla serie tematica Le Eccellenze del sapere
dedicato all’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze. L’occasione è data appunto
dal 125° anniversario dalla inaugurazione.
Il francobollo,
del valore di € 0,95, è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca
dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata
neutra, autoadesiva, non fluorescente, in quattro colori e una tiratura di
ottocentomila esemplari. La vignetta riproduce un’opera del pittore e
disegnatore Tullio Pericoli raffigurante un bambino che guarda
verso l’alto, una reinterpretazione del logo dell’Ospedale Pediatrico
Meyer, affiancato alle date 1891-2016.
In occasione
dell’emissione è stato realizzato un bollettino illustrativo corredato da un
articolo a cura dell’Ospedale Pediatrico Meyer. Lo Sportello Filatelico
dell’Ufficio Postale Centrale di Firenze di Via Pellicceria ha inoltre
utilizzato, il giorno di emissione, l’annullo speciale realizzato da Filatelia
di Poste Italiane. Il francobollo ed i prodotti filatelici correlati sono
adesso disponibili presso gli Uffici Postali, gli Sportelli Filatelici del
territorio nazionale, gli “Spazio Filatelia” di Roma, Milano, Venezia, Napoli,
Trieste, Torino, Genova e sul sito internet www.poste.it.
Ma non è tutto,
le iniziative promozionali delel istituzioni non si fermano qui. Come ogni
anno, la Fondazione che gestisce l’ospedale pediatrico riproporrà il prossimo
27 febbraio l’iniziativa Il Meyer per amico, giornata
promozionale delle proprie strutture organizzata in forma di un vero e proprio open
day sulla falsariga di quanto avviene per gli istituti preposti alla
istruzione ed alla formazione e che si è resa necessaria per promuovere, o
ricreare, un corretto rapporto tra la cittadinanza e quella che come si è detto
è una delle sue strutture ospedaliere d’eccellenza.
Si tratta in
pratica di far conoscere all’utenza, i bambini e le loro famiglie, quali sono
le potenzialità dell’ospedale pediatrico, cosa è lecito chiedere ed aspettarsi
dalle sue strutture, quando è giusto rivolgersi ad esse piuttosto che a livelli
assistenziali di diverso livello, dai medici di base agli ospedali di zona. Si
tratta anche di incentivare quella gara di solidarietà che attraverso gli anni
ha stimolato tante personalità illustri e tanti privati cittadini a fare
donazioni che hanno consentito alla Fondazione di investire diversi milioni di
euro in strutture e apparecchiature di primissimo livello, quali ad esempio una
cell factory dove si producono cellule staminali, un trauma center
d’eccellenza, la Leniterapia, quella struttura che possiamo
definire insieme misericordiosa e di avanzata civiltà, in quanto consente una
assistenza mirata ad accompagnare i malati terminali nelle ultime fasi della
loro vita limitandone la sofferenza.
Non bisogna mai
dimenticare infatti che oggetto dell’attività dell’ospedalino è far fronte alla
sofferenza, e l’utenza a cui si rivolge questa attività sono quei bambini nei
quali tale sofferenza ci riesce meno accettabile. Ecco quindi che per l’intera
giornata del 27, dalle ore 9,00 alle ore 18,00 per un giorno il Meyer si
trasformerà in un luogo di festa, con i bambini stessi e le loro famiglie che
potranno visitare i reparti e camminare per i corridoi addobbati a festa con
palloncini e partecipare a laboratori, giochi, spuntini e tante sorprese, tra
le quali la possibilità di incontrare qualcuno dei loro eroi della domenica, i
calciatori della Acf Fiorentina che storicamente non hanno mai
fatto mancare il loro sostegno e la loro vicinanza all’ospedale dei piccoli.
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