2 ottobre 2012
Nel giorno in cui ci lascia
Shlomo Venezia, uno degli ultimi sopravvissuti di Auschwitz (consiglio la lettura
del suo libro di memorie, Sonderkommando Auschwitz, adatta a coscienze
moderne da educare, ma non a stomaci deboli), la Germania decide di tirare un
altro schiaffo in faccia a tutti coloro che cercano di allontanare sempre più
nel tempo il ricordo delle sue follie, a cui il Nazismo dette sostanza e
sistema.
La Procura tedesca ha deciso
l'archiviazione dell'inchiesta sull'eccidio di Sant'Anna di Stazzema, dove il
12 agosto 1944 furono uccise 560 persone, in gran parte donne, bambini e
anziani. I procuratori hanno dichiarato di non essere riusciti a raccogliere –
dato il lungo tempo trascorso - sufficienti prove a conferma delle
responsabilita' dei 17 sospetti autori del massacro (dei quali, a distanza di
settant’anni sono ancora vivi in sei), che venne compiuto da un'unità della
16ma divisione corazzata SS-Panzergrenadier- Division “Reichsfuhrer SS”
comandata dal generale Max Simon.
I magistrati tedeschi,
inoltre, nel disporre l’archiviazione per insufficienza di prove, hanno altresì
insinuato che l’azione incriminata non fosse quello che storici e magistrati
italiani hanno accertato nel tempo, cioè una rappresaglia pianificata e
organizzata contro una popolazione civile inerme, ma bensì una azione militare contro
i partigiani. Come se questo tra l’altro spostasse qualcosa, sia da un punto di
vista giuridico che morale, non rendendo semmai ancora più freddamente
sconcertante questa sentenza.
Per il sindaco di Stazzema,
Michele Silicani, si tratta di una «sentenza scandalosa, che vanifica il lavoro
di anni e le sentenze italiane (….) una ulteriore offesa non solo alle vittime
di Sant'Anna di Stazzema e ai loro familiari e quindi a tutti noi, ma al lavoro
svolto con pazienza e grandissima professionalità dal Tribunale Militare de La
Spezia che aveva provato oltre ogni ragionevole dubbio le responsabilità nella
strage dei dieci imputati che furono infine condannati. Adesso questo lavoro
viene demolito da una sentenza che, con troppa leggerezza, archivia tutto e lascia
per la giustizia tedesca la strage di Sant'Anna di Stazzema senza colpevoli
materiali, sebbene storici e la stessa magistratura italiana abbiano chiarito
ogni aspetto della strage, dalla pianificazione alla esecuzione materiale cosi'
come scritto nella sentenza»'.
Il Sindaco Silicani ha
promesso di promuovere una azione diplomatica del Governo italiano presso
quello tedesco, il quale peraltro pare avere espresso rammarico per la sentenza
stessa. La storia dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema (e di quelli che
seguirono in altre località della zona nel resto dell’estate, eseguiti con la
stessa meticolosità e spietatezza) la conoscono tutti ormai.
La sentenza del Tribunale
Militare di La Spezia del 2005, poi confermata fino in Cassazione, sancisce
ormai una verità storica e giuridica incontrovertibile. Colpisce che la
magistratura tedesca abbia messo in discussione il lavoro di quella italiana, e
che la Germania, una volta di più, stia dimostrando scarsa sensibilità verso i
sentimenti di un’opinione pubblica con la quale non solo in passato ma anche
nel presente proprio non riesce a stabilire un feeling. Indubbiamente, per i
tedeschi un’altra occasione persa che va ad aggiungersi ad una lunghissima
lista.
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