La Fiorentina gioca di
lunedi il posticipo di campionato? Nessun problema, c’è la Primavera a tenere
banco in questa domenica di rifiato tra gli impegni passati, presenti e futuri
dei ragazzi di Montella. La Fiorentina dei grandi ci ha lasciato orfani nelle sue
due ultime uscite della grande impresa compiuta allo Juventus Stadium subito
dopo quella di San Siro? No problem, ci pensano i ragazzini a rinverdirne i
fasti, allo stadio “Silvio Piola” di Vercelli. Vittoria in trasferta per 3-2 in
rimonta in dieci uomini, a confronto per Salah & soci fu una passeggiata.
I ragazzini terribili viola sul treno che li sta riportando a Firenze |
Il Campionato Primavera Tim Cup è
un po’ come quella marcetta The world turned upside down che i ribelli delle
colonie americane fischiettarono al generale Cornwallis dopo avere sconfitto le
Giubbe Rosse nella battaglia decisiva di Yorktown, quella che dette i natali
agli Stati Uniti d’America. Il mondo sottosopra, qui può accadere che la
Fiorentina sia capolista e la Juventus sia quarta a dieci punti di distanza,
impegnata in una difficile rimonta ai danni eventuali non solo dei viola ma
anche di Torino e Spezia, rispettivamente seconda e terza.
Insomma, nel campionato dei
nostri sogni più lussuriosi, accade che siano i viola ad aver meno da perdere
nel rendere visita all’avversario storico bianconero nella sua roccaforte.
Accade anche che siano proprio i viola, dall’alto della loro forza attuale, a
non accontentarsi di niente di meno che bissare la vittoria dell’andata. Accade
infine che come all’andata la vittoria arrivi dopo due terzi di partita giocati
in dieci. Ma che importa, quando si è più forti si è più forti. L’hanno
insegnato i grandi a Milano, i ragazzini hanno lo stesso buon sangue. Che com’è
noto, non mente mai.
Sulla panchina della Juve c’è un’icona
del calcio italiano, quel Fabio Grosso che rese azzurro il cielo sopra Berlino
calciando il rigore decisivo contro la Francia nel 2006, e che dopo non ha
saputo più rivivere momenti di gloria come quello, indimenticabile. Su quella
viola invece, c’è un capitano di lungo corso. Un corso tutto viola. Federico
Guidi succede a Leonardo Semplici, l’uomo che aveva fatto risuonare la Canzone
Viola all’Olimpico con due anni di anticipo su Vincenzo Montella. Federico
Guidi da Cerreto Guidi ha già vinto per parte sua uno scudetto con i Giovanissimi
Nazionali, quasi bissato con gli Allievi. Quest’anno ci prova con la Primavera,
dove ha ritrovato i suoi vecchi pupilli Gondo e Bangu.
E’ il calcio giovanile
multietnico, con buona pace di Tavecchio & C. Nella Juve giocano del resto
Blanco Moreno, Macek e Udoh, chi più ne ha più ne metta. Sono ragazzi che fanno
sul serio, e non portano certo disdoro al nostro calcio. In casa viola, si
lavora per tirar fuori i prossimi Babacar e Bernardeschi. Nel frattempo si tira
fuori quest’altra vittoria in casa della Juventus, che se proprio si deve
essere sinceri non inorgoglisce meno di quella colta due settimane fa dai più
grandi.
Per quasi mezz’ora le due squadre
si affrontano a viso aperto con discrete occasioni. L’arbitro, il sig. Niccolò Pagliardini
di Arezzo sorvola su alcuni falli da ammonizione dei ragazzi bianconeri e
addirittura su un rigore netto commesso ai danni di Minelli, al 18’. Il replay
mostra il fallo netto del difensore bianconero Tello, derubricato a calcio d’angolo.
Arbitro toscano non porta buono, è una costante di questo campionato Primavera
e non solo. Parenti serpenti? Forse solo coincidenza, come si vedrà più avanti.
Simone Minelli è un piccolo
fuoriclasse che cresce. Lo ha già dimostrato in prima squadra addirittura sul
palcoscenico dell’Europa League. Nella notte sciagurata della sconfitta
casalinga con la Dinamo Minsk, l’unica cosa positiva della Fiorentina la fece
lui andando a mettere in mezzo la palla dell’unico goal viola per Marko Marin.
Entrare e sostituire il mostro sacro Cuadrado in quel modo richiedeva
personalità e classe da vendere. Ancora tanta ne richiede rialzarsi da quel
fallo senza alcun timore reverenziale o vittimismo e andare a segnare dieci
minuti dopo il gol del vantaggio di questa Primavera. Bangu crossa, la Juve
intera va a vuoto, Minelli insacca a porta vuota.
Luzayadio Bangu |
Quattro minuti dopo la Fiorentina
di Guidi dimostra che non è prima per caso. Pagliardini espelle Bagadur per
doppia ammonizione, le uniche da lui comminate fino a questo momento. Guidi non
batte ciglio, fuori Di Curzio, dentro Gigli, e avanti come se nulla fosse.
Difesa senza affanno del vantaggio, Peralta potrebbe addirittura raddoppiare.
Un minuto di recupero, peccato
che poi diventino due e sul secondo la Fiorentina smetta di giocare malgrado l’arbitro
non abbia ancora fischiato. Clemenza si ritrova il pallone liberissimo in piena
area viola e sbagliare è impossibile. 1-1, e si va al riposo dopo un bel primo
tempo.
Si riparte con lo stesso leit
motiv, Juventus che attacca, Fiorentina che si difende e in contropiede avrebbe
l’occasione di tornare in vantaggio, soprattutto con Minelli che manca di poco
una deviazione su cross di Bangu. Sarebbe stato un bel bis del primo gol.
Al 20’ ci sarebbe la svolta del
match per i bianconeri. Peralta perde palla sulla tre quarti viola e Macek, da
poco entrato al posto di Cassata, non perdona. E’ un gran gol, e la partita
appare inevitabilmente segnata per una Fiorentina che in dieci ha speso tanto.
Simone Minelli |
Tanto ma non tutto. Minelli si
ributta avanti e due minuti dopo va a riprendersi un altro fallo in area
bianconera da parte di Tello. Stavolta Pagliardini fa il suo dovere, è calcio
di rigore per la Fiorentina. Il colombiano della Juve non viene ammonito nemmeno
stavolta (ci vorrà un gol segnato platealmente con la mano in zona Cesarini per
arrivare a tanto), ma dal dischetto Bangu fa 2-2. Palla da una parte, Audero
dall’altra.
E’ finita? I ragazzi si possono
accontentare? Neanche per sogno. Al 37’ entra Bandinelli per un esausto Peralta.
Un attimo dopo Pagliardini riperde punti ammonendolo per uno scontro aereo con
Zappa. Non c’è niente da fare, il cartellino esce più facile davanti ai viola,
chissà se l’arbitro aretino è andato a scuola con lo spagnolo che giovedi ha
diretto Fiorentina-Roma.
Un minuto dopo invece Bandinelli
dimostra che l’ammonizione tutto ha fatto fuor che condizionarlo. Svarione
difensivo della Juventus, la palla giunge a centroarea al neo-entrato viola,
che con freddezza pari a classe infila centralmente l’estremo difensore
bianconero Audero.
Mancano dieci minuti alla fine.
Resta il tempo per un’occasione per parte. Per i bianconeri la spreca Blanco
Moreno calciando alto da buona posizione. Per i viola, al 50’, è Minelli che
non ce la fa a finalizzare dopo un bel contropiede. Il fischio dell’arbitro
arriva un attimo dopo, e dà inizio alla festa viola.
Cosa gli vuoi dire a questi
ragazzi? Piccoli viola crescono. Come meglio non si potrebbe.
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